martedì 22 marzo 2011

Roma 11 Maggio 2011



Roma sotto le macerie nel maggio prossimo secondo Bendandi l’11 maggio 2011 la capitale sarà colpita da un terremoto devastante.

Dopo la devastante notizia del sisma in Giappone, che ormai corre attraverso tutti i mezzi di comunicazione di massa, dai giornali, alla radio passando inevitabilmente per il web, ecco che spunta qualcuno che sfrutta nel peggiore dei modi quello che sta accadendo in queste ultime ore per creare psicosi e diffonderla tramite internet.

Secondo quanto riportato da diversi siti, Raffaele Bendandi, una delle figure più controverse nel mondo scientifico, ha previsto che a Roma l’11 maggio 2011 ci sarà un tremendo terremoto, in grado di radere al suolo l’intera città. La notizia sta rimbalzando su internet in maniera mostruosa. In quelle carte sono contenuti numeri e considerazioni che fanno gridare alla catastrofe.

E se è vero che Raffaele Bendandi  non è propriamente uno scienziato, in quanto non si è mai laureato, ma ha sempre studiato da autodidatta, tuttavia non è nemmeno quello che si definirebbe come un uomo qualsiasi. Era il 13 gennaio 1915 alle ore 7.48 ad Avezzano la terra si apre, un terremoto sconvolgente: undicesimo grado della scala Mercalli 30.000 vittime.

Solo ad Avezzano 8.000 vittime abitanti su 11.000 abitanti. Poi il terremoto della Marsica. E ancora, il 6 maggio 1976 alle ore 21.06 un terremoto di magnitudo 6,5 scuote il Friuli. 1000 morti e 45.000 senza tetto. Qualcuno li aveva previsti, Raffaele Bendandi aveva dato riferimenti sulla zona e sul periodo interessato, questo quanto emerge dalle sue carte.

Secondo il Corriere della Sera è “l’uomo che prevede i terremoti” così lo chiamò il giorno dopo il terremoto di Senigallia del 2 gennaio 1924.

Le sue teorie prendono spunto dal movimento degli astri. L’origine dei terremoti secondo la sua teoria è prettamente cosmica. Secondo dati da lui raccolti e controllati, il sisma avviene quando nel giro mensile di una rivoluzione lunare l’azione del nostro satellite va a sommarsi a quella degli altri pianeti. Studiando questi movimenti, Bendandi scrisse nel 1923, davanti ad un notaio di Faenza, che il 2 gennaio 1924 si sarebbe verificato un terremoto nelle Marche, che davvero accadde, anche se due giorni più tardi. Ora l’11 maggio 2011, stando agli appunti di Bendandi, ricostruiti dopo sua morte sarebbe il turno di Roma.

Paola Lagorio, però, presidente dell’Associazione “La Bendandiana” , che è stata intervistata nei mesi scorsi dal programma di Raidue, Voyager, ha rivelato: «Bendandi aveva deciso di bruciare i suoi manoscritti, ma poi ha avuto un ripensamento. E proprio alcuni dei documenti con le sue previsioni per il 2011 erano stati prima gettati nel fuoco e poi salvati. Non si sa chi lo ha fatto, ma la persona si è pentita del suo gesto e quei documenti sono quindi giunti fino a noi. Nelle carte di Bendandi relative al 2011 sono contenuti numeri e considerazioni, sempre in forma numerica». E ha osservato quindi Lagorio: «Nei documenti relativi al 2011 non si trova invece nessun riferimento a luoghi o date precise, come quelle che sono state riportate su Internet. Le notizie su un presunto terremoto previsto per l’11 maggio 2011 a Roma sono quindi destituite di ogni fondamento». Va inoltre osservato, che le previsioni di Bendandi sono sempre state nell’arco di alcuni mesi, massimo un anno, e non per il lungo periodo. E’ inverosimile quindi pensare che abbia fatto delle predizioni addirittura ad alcuni decenni di distanza dalla sua morte, si tratta piuttosto dell’ennesima bufala mediatica.

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